La ricetta magica della nonna Linda
Livello B1 – Uso del passato prossimo e imperfetto

Quando ero piccola, passavo tutte le estati in campagna con la nonna Linda. La sua casa era semplice ma piena di profumi: basilico, lavanda e… torta di mele. Era una casa di pietra, con le persiane verdi e un piccolo giardino pieno di fiori colorati. Dentro, c’erano mobili in legno scuro, fotografie in bianco e nero alle pareti e una grande stufa a legna nella cucina.
Nonna Linda era una donna minuta, con i capelli bianchi raccolti in uno chignon basso. Portava sempre un grembiule a fiori e camminava lentamente, ma con eleganza. I suoi occhi erano azzurri e pieni di dolcezza, e quando sorrideva sembrava che il tempo si fermasse.
Ogni domenica, nonna Linda preparava la sua “ricetta magica”: una torta che, secondo lei, faceva passare la tristezza e portava il buonumore. Diceva sempre:
“Questa torta non è solo buona, è una medicina per il cuore.”
Un giorno, mentre pioveva forte e non potevamo uscire, le ho chiesto di insegnarmi la ricetta. Lei ha sorriso, ha preso il grembiule e ha detto:
“Bene, è arrivato il momento. Ma devi promettere di prepararla sempre con amore.”
Abbiamo iniziato a cercare gli ingredienti: mele, farina, uova, zucchero, burro, e un pizzico di cannella. Mentre tagliava le mele, mi raccontava la storia della sua giovinezza e di come aveva inventato la ricetta durante un inverno molto freddo.
Abbiamo mescolato tutto, abbiamo infornato la torta e, mentre cuoceva, la casa si è riempita di un profumo meraviglioso. Quando l’abbiamo assaggiata, ho capito cosa intendeva la nonna: la torta era semplice, ma aveva un sapore speciale… forse per l’amore con cui l’avevamo preparata.
Da allora, ogni volta che sono un po’ triste, preparo la torta magica della nonna Linda. Il profumo, il sapore, i colori della torta… tutto mi fa venire in mente le sue mani gentili, il rumore della pioggia sul tetto, il calore della stufa e quella cucina piena di storie. È come se, per un momento, la nonna fosse di nuovo accanto a me.
Rivedo i suoi occhi dolci, sempre attenti e pieni d’amore, e sento la sua voce calma che mi dice di non avere fretta, che le cose fatte con amore richiedono tempo. Mi sembra di percepire il fruscio del suo vestito quando si muoveva lentamente tra i mobili della cucina, e quel sorriso tranquillo che faceva sparire ogni paura.
Ogni fetta è un piccolo viaggio nel tempo, un abbraccio che arriva da lontano. La torta della nonna Linda non è solo un dolce: è un ricordo vivo, un atto d’amore che non finisce mai.
Comprensione del testo
- Che cosa rende speciale la torta della nonna Linda?
- Quali elementi fanno tornare alla mente il ricordo della nonna?
Esercizio 1 – Completa con i verbi al passato prossimo o imperfetto
- Quando ero piccola, __________ tutte le estati in campagna. (passare)
- La casa della nonna __________ di pietra e __________ un giardino. (essere / avere)
- Un giorno, le __________ di insegnarmi la ricetta. (chiedere)
- Mentre __________ la torta, la casa __________ di profumo. (cuocere / riempirsi)
- Da allora, ogni volta che __________ triste, __________ la torta. (sentirmi / preparare)
Esercizio 2 – Trova 4 aggettivi usati per descrivere:
- a. La nonna Linda: __________ , __________ , __________ , __________
- b. La casa: __________ , __________ , __________ , __________